Come Risolvere Problemi con il Case del Pc

Nella graduatoria dei problemi più comuni i blocchi occasionali sono al primo posto. Spesso però è facile metterli in relazione con una specifica operazione.

La causa principale: l’alimentatore
Diversi malfunzionamenti portano a dare la colpa all’alimentatore. Il caso più facilmente verificabile è che l’alimentatore sia sottodimensionato: ormai è cosa nota che un alimentatore economico da 250 W viene facilmente messo alle corde. La sostituzione in questo caso è obbligatoria. Un altro caso comune è quello in cui il pc non si avvia e si sente solo il rumore della rotazione della ventola. La prima cosa da fare è controllare all’interno del case se sia saltato un fusibile: la sua sostituzione, anche sulla base di un semplice sospetto, spesso porta a una rapida soluzione del problema. Attenzione: se non si possiedono conoscenze basilari di elettrotecnica, meglio evitare questo tipo di interventi. Inoltre, non cercare mai di sostituire un fusibile con un tratto di conduttore e non sostituire mai un fusibile con uno di tipo diverso. Se si preferisce non aprire la scatola dell’alimentatore non resta che tentarne la sostituzione, magari provando prima con un alimentatore preso a prestito e sicuramente funzionante, per evitare spese inutili qualora non si fosse certi del guasto di questo componente. Specialmente per i pc dotati di una scheda grafica potente l’alimentatore dovrebbe poter fornire 5 V con 30 A e 3,3 V con 15 A. Questi valori sono indicati sull’etichetta dell’alimentatore. Inoltre bisogna prestare attenzione, in fase di acquisto, a non farsi rifilare un alimentatore sprovvisto del cosiddetto connettore P4. Questo connettore ausiliario fornisce una corrente maggiore alla linea a 12 V Una sostituzione provvisoria con un alimentatore in prestito è da consigliare anche quando si verificano sporadici blocchi di sistema: in tal modo si potrà eventualmente escludere che sia l’età dell’alimentatore a causare problemi. Gli alimentatori subiscono un rapido processo di invecchiamento, tanto più veloce quanto più spesso il pc viene acceso e spento. Alcuni suoi componenti quali i transistor di potenza subiscono meno questi sbalzi, ma i condensatori elettrolitici di filtro mal sopportano le temperature elevate, e a volte smettono di funzionare senza che ce ne si accorga. L’alimentatore in questo caso continua a funzionare anche se alcuni componenti passivi non funzionano più, proseguendo nel suo lavoro; la scheda madre però subisce le tensioni instabili e i disturbi non filtrati provocando errori di difficile individuazione, che spesso vengono attribuiti a tutt’altre cause.

Controllare il flusso dell’aria nel case
In certi contenitori l’alimentatore è montato capovolto e la seconda ventola tenta di aspirare a vuoto l’aria sopra l’alimentatore. Se possibile conviene quindi cambiarne la posizione. Spesso questo viene impedito dalla forma del telaio del case: in tal caso non si può fare altro che sostituire il case. In alternativa si può almeno verificare che tutto il resto sia ben raffreddato. Specialmente con gli alimentatori dotati di due ventole la ventilazione interna, e quindi il raffreddamento della scheda video e del processore, dipende in gran parte dal flusso d’aria che passa nello stretto varco tra l’alimentatore e i drive frontali. Se qui si trovano molti cavi, l’elettronica può facilmente risentire del caldo. In tal caso il rimedio consiste in una disposizione ordinata dei cavi, possibile grazie al loro raggruppamento tramite fascette

Eliminare lo sporco
Effettuando questi controlli, se il pc è in uso ormai da qualche mese, si sarà anche potuto notare un accumulo sgradevole di polvere e sporco sulle griglie di aerazione dell’alimentatore. Quanto più il pc è vecchio, tanto più questo può diventare un problema grave: l’alimentatore non solo si sporca sempre di più, ma può correre anche dei rischi causati dal blocco o dalla scarsa rotazione della ventola. Meglio quindi intervenire con una pulizia approfondita. Per i migliori risultati aprire la scatola dell’alimentatore e usare un pennello per rimuovere la polvere; meglio ancora, se possibile, usare un miniaspirapolvere portatile per evitare che la polvere si disperda nell’ambiente circostante.